IL RETTORE
  Visto  il  testo  unico   delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con  regio decreto  31 agosto 1933,  n. 1592,  e successive
modificazioni;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Visto il decreto del Presidente  della Repubblica 10 marzo 1982, n.
162;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341;
  Visto  il decreto  ministeriale del  13 maggio  1996 contenente  la
tabella XLV  / 5  recante gli ordinamenti  didattici delle  scuole di
specializzazione del settore economico;
  Vista  la  proposta  di  modifica  dello  statuto  formulata  dalle
autorita' accademiche dell'Universita' degli studi di Messina;
  Visto lo  statuto dell'Universita'  degli studi di  Messina emanato
con decreto rettorale del 10  aprile 1997 e pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale del 24 maggio 1997;
  Visti i pareri del Consiglio universitario nazionale espressi nelle
sedute del 24 gennaio 1997 e 16 maggio 1997;
  Viste  le  deliberazioni  degli organi  accademici  dell'Ateneo  in
adeguamento a quanto stabilito dal CUN nei suddetti pareri;
                              Decreta:
  Lo statuto  dell'Universita' degli  studi di Messina,  e' integrato
come appresso:
                            Articolo unico
  Gli attuali articoli da 292 a  303 incluso, relativi alla scuola di
specializzazione in diritto dell'economia sono soppressi e sostituiti
dal  seguente  nuovo  articolo   con  conseguente  scorrimento  della
numerazione degli articoli successivi:
                     Scuola di specializzazione
                      in Diritto dell'economia
  Art.  292. -  1. E'  istituita presso  l'Universita' di  Messina la
scuola dl specializzazione in  "Diritto dell'economia" che conferisce
il  diploma dl  specialista  in "Diritto  dell'economia". La  scuola,
mediante una specifica e  piu' adeguata conoscenza della legislazione
economica  italiana e  comunitaria sull'attivita'  economica e  sulle
realta' finanziarie del mercato, ha lo scopo di preparare specialisti
in   grado   di   svolgere   la   propria   attivita'   nel   settore
imprenditoriale,  presso   la  pubblica  amministrazione,   gli  enti
economici e le istituzioni delle Comunita' europee.
  2. La direzione  della scuola ha sede presso  l'istituto di diritto
commerciale e del lavoro  della facolta' di economia dell'Universita'
di Messina.
  3. La  durata del  corso e' di  due anni e  non e'  suscettibile di
abbreviazione.  Ciascun  anno di  corso  prevede  almeno 240  ore  di
insegnamento e 120 ore di attivita' pratiche guidate. Nel determinare
il  piano degli  studi il  consiglio della  scuola deve  rispettare i
seguenti  vincoli: area  giuridica (settori  N03X, N04X,  N05X, N06X,
N07X,  N10X, N13X,  N14X, N20X)  almeno 120  ore di  lezioni e  60 di
attivita' pratiche; area  economica (P01B, P01C, P01F)  almeno 80 ore
di lezioni  e 40 di  attivita' pratiche; area aziendale  (P02A, P02B,
P02C,  P02D,  P02E) almeno  80  ore  di  lezioni  e 40  di  attivita'
pratiche, area quantitativa  (S02X, S03B) almeno 40 ore  di lezioni e
20 di attivita' pratiche guidate.
  La  frequenza e'  obbligatoria. Detta  frequenza non  puo' comunque
essere inferiore  ai 2/3  dell'attivita' didattica e  delle attivita'
pratiche programmate.
  4.  Il  numero  degli  iscritti  e'   di  dieci  per  ogni  anno  e
complessivamente di 20 per l'intero corso di studi.
  5. Ai  sensi della normativa generale,  concorrono al funzionamento
della scuola  la facolta' di  economia dell'Universita' di  Messina e
l'istituto di diritto commerciale e del lavoro suddetto.
  6.  Alla  scuola   sono  ammessi  i  laureati   delle  facolta'  di
giurisprudenza e di economia.
  Sono  altresi' ammessi  al  concorso per  l'ammissione alla  scuola
coloro che siano in possesso  del titolo di studio, conseguito presso
universita' straniere e  che sia equipollente, ai  sensi dell'art. 33
del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592, a quelli richiesti nel comma
precedente.
  7. Per l'ammissione  alla scuola e' richiesto il  superamento di un
esame consistente  in una  prova scritta  che potra'  svolgersi anche
mediante domande  a risposte multiple, integrata  eventualmente da un
colloquio e  dalla valutazione, in  misura pari al 30%  del punteggio
complessivo a disposizione della commissione, dei seguenti titoli: a)
tesi dl  laurea nella disciplina attinente  alla specializzazione; b)
voto di laurea; c) le pubblicazioni sulle predette materie.
  La  valutazione avviene  secondo quanto  disposto dall'art.  13 del
decreto del Presidente della Repubblica n. 162/1982.
  Sono  ammessi  alla  scuola  di  specializzazione  coloro  che,  in
relazione  al numero  dei posti  disponibili, si  siano collocati  in
posizione utile nelle graduatorie  compilate sulla base del punteggio
complessivo riportato.
  Le materie di insegnamento sono le seguenti:
 Area giuridica
  Diritto agrario comunitario (N03X)
  Diritto agrario e legislazione forestale (N03X)
  Diritto amministrativo (N10X)
  Diritto commerciale (N04X)
  Diritto commerciale comunitario (N04X)
  Diritto degli enti locali (N10X)
  Diritto dei trasporti (N06X)
  Diritto del lavoro (N07X)
  Diritto della assicurazioni marittime (N06X)
  Diritto della cooperazione (N04X)
  Diritto dell'ambiente (N10X)
  Diritto delle comunita' europee (N14X)
  Diritto fallimentare (N04X)
  Diritto industriale (N04X)
  Diritto internazionale dell'economia (N05X - N14X)
  Diritto privato dell'economia (N05X)
  Diritto pubblico dell'economia (N05X)
  Diritto tributario (N13X)
  Informatica giuridica (N20X)
  Legislazione dei beni culturali (N10X)
  Teoria dell'interpretazione (N20X)
 Area economica
  Analisi economica congiunturale (P01B)
  Economia dei trasporti (P01J)
  Economia dell'istruzione e della ricerca scientifica (P01B)
  Economia dell'ambiente (P01B)
  Economia delle istituzioni P01C)
  Economia internazionale (P01F)
  Economia monetaria (P01F)
  Economia pubblica (P01C)
  Economia regionale P01J)
  Finanza degli enti locali (P01C)
  Politica economica (P01B)
  Politica economica europea (P01B)
 Area aziendale
  Analisi e contabilita dei costi (P02A)
  Economia aziendale (P02A)
  Economia delle aziende di credito (P02E)
  Finanza aziendale (P02C)
  Gestione finanziaria e valutaria (P02E)
  Marketing (P02B)
  Organizzazione aziendale (P02D)
  Organizzazione  delle  aziende  e delle  amministrazioni  pubbliche
(P02D)
  Organizzazione delle aziende di credito (P02D)
  Programmazione e controllo (P02A)
  Revisione aziendale (P02A)
  Tecnica bancaria (P02E)
 Area statistica
  Analisi di mercato (S02X)
  Contabilita' nazionale (S02X)
  Statistica aziendale (S02X)
  Statistica economica (S02X)
  Statistica giudiziaria (S03B)
  Statistica sociale (S03B)
 Lingue
  Francese (biennale)
  Inglese (biennale)
  Tedesco (biennale)
  8.  Alla  fine  di  ogni anno  accademico  lo  specializzando  deve
sostenere un  esame teorico  - pratico per  il passaggio  all'anno di
corso  successivo. La  commissione  d'esame, di  cui  fanno parte  il
direttore della scuola  ed i docenti delle  materie relative all'area
disciplinare  che vengono  impartite nell'anno  di corso,  esprime un
giudizio  globale sul  livello  di preparazione  del candidato  nelle
singole  discipline  e  relative attivita'  pratiche  prescritte  per
l'anno  di  corso.  Coloro  che non  superano  detto  esame  potranno
ripetere l'anno di corso una sola volta.
  9. Per  sostenere gli  esami e'  obbligatoria, oltre  alla predetta
frequenza   alle  lezioni,   la  partecipazione   alle  esercitazioni
pratiche, ai  seminari ed  alle altre attivita'  didattiche previste.
Tale  partecipazione a  lezioni  ed esercitazioni  non potra'  essere
inferiore ai 2/3 dell'attivita'  didattica e delle attivita' pratiche
programmate  per ogni  area. Gli  studenti sono  tenuti, altresi',  a
frequentare un corso di inglese o di francese biennale.
  Ai fini della frequenza e delle attivita' pratiche, va riconosciuta
utile, sulla base di  idonea documentazione, l'attivita' svolta dallo
specializzando    in   strutture    di   servizio    attinenti   alla
specializzazione esterna anche all'estero.
  10. Superato  l'esame teoricopratico  dell'ultimo anno di  corso di
studi  della scuola  di  specializzazione si  conclude  con un  esame
finale consistente nella discussione  di una dissertazione scritta su
una o piu'  materie del corso. A coloro che  abbiano superato l'esame
finale  viene  rilasciato  il   diploma  dl  specialista  in  diritto
dell'economia.
  11. La scuola  e' retta da un consiglio composto  dai docenti delle
materie  d'insegnamento  e  dai   professori  a  contratto,  previsti
dall'art.  4 del  decreto del  Presidente della  Repubblica 10  marzo
1982, n. 162, presieduto da un direttore.
  Il consiglio esercita le competenze spettanti ai sensi dell'art. 94
del decreto del  Presidente della Repubblica 11 luglio  1980, n. 382,
al consiglio  di corso di  laurea. In particolare il  consiglio della
scuola  determina,  con  apposito   regolamento,  in  conformita'  al
regolamento  didattico  di  Ateneo,  e nel  rispetto  della  liberta'
d'insegnamento, l'articolazione  del corso  di specializzazione  e il
relativo  piano  di  studi.  Nella  fase di  avvio  della  scuola  le
attribuzioni  del  consiglio della  scuola  stessa  sono devolute  al
consiglio di facolta'.
  12. La direzione  della scuola e' affidata  a professore ordinario,
straordinario o fuori ruolo che  insegni nella scuola stessa. In caso
di  motivato impedimento  la  direzione della  scuola  e' affidata  a
professore associato che insegni nella scuola stessa.
  13. L'Universita' su proposta del consiglio della scuola stabilisce
convenzioni   con  enti   pubblici   e  privati   con  finalita'   di
sovvenzionamento  di  attivita'  didattiche degli  specializzandi  ai
sensi del decreto del Presidente  della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382, e del decreto del Presidente  della Repubblica 10 marzo 1982, n.
162.
  14. L'importo delle tasse e  sopratasse dovute dagli iscritti della
scuola  e' quello  previsto dalle  vigenti disposizioni  di legge.  I
contributi   sono  stabiliti   anno   per  anno   dal  consiglio   di
amministrazione.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Messina, 28 ottobre 1997
                                                Il rettore: Cuzzocrea